Una piccola rivoluzione che interessa milioni di cittadini è arrivata nel mondo bancario: sono state introdotte nuove norme riguarda gli assegni bancari e anche altre forme di pagamento e di risparmio.
Tra le cose che cambiano ci sono novità relative all'importo massimo consentito per i pagamenti in contante, le modalità di compilazione degli assegni, i nuovi limiti per i libretti di risparmio e i titoli al portatore.
Lo scopo è di rendere più sicuri i pagamenti e tutelare i cittadini dalla criminalità.
Tutte queste novità fanno infatti parte della nuova disciplina antiriciclaggio contenuta nel Decreto legislativo n. 231 del 21 novembre 2007.
A partire dal 30 aprile 2008 non è più possibile emettere un assegno bancario o postale di importo pari o superiore a 5.000 euro senza la clausola "Non trasferibile" e senza avere indicato il nome o la ragione sociale del beneficiario.
Le stesse regole valgono anche per gli assegni circolari, i vaglia postali e cambiari.
La presenza della clausola "Non trasferibile" e l'indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario ci consente di godere di maggiore sicurezza.
Questi accorgimenti evitano che, in caso di smarrimento o furto, l'assegno possa circolare senza controllo ed essere incassato da persone diverse da quelle a cui è stato destinato.
La nuova normativa antiriciclaggio vuole infatti tutelare chi utilizza correttamente questi strumenti di pagamento e, tenendo traccia di tutte le operazioni, contribuire a creare utilizzi impropri per finalità illecite o criminose.