Dal 29 marzo via al blocco dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni per importi superiori a 10mila euro, nei confronti dei soggetti morosi per cifre iscritte a ruolo almeno pari allo stesso ammontare.
Sulla «Gazzetta Ufficiale» n. 63 del 15 marzo 2008 è stato infatti pubblicato l'atteso decreto del ministero dell'Economia che dà attuazione alla disposizione inserita nell'articolo 48 bis del Dpr 602/73. La misura, tuttavia, non è ancora operativa per le società a prevalente partecipazione pubblica, per le quali è prevista l'emanazione di un ulteriore decreto di dettaglio.
Allo scopo di ridurre l'evasione da riscossione, enti e società a prevalente partecipazione pubblica, prima di effettuare pagamenti per cifre maggiori di 10mila euro, devono interrogare gli uffici centrali della Riscossione (per il tramite di Equitalia Spa) per verificare se il beneficiario è moroso per almeno 10mila euro.
Pertanto i beneficiari di somme da parte di enti pubblici per importi superiori a 10mila euro potranno vedersi sospendere il pagamento (fino a concorrenza della morosità) se la verifica telematica effettuata dagli enti pubblici hanno dato esito positivo.
In questo caso:
- l'agente alla riscossione notifica un atto di pignoramento;
- l'ente versa le somme dovute dal beneficiario direttamente in favore dell'agente della riscossione.