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Rag. Giovanni Zarcone

Consulente del Lavoro

Via Saverio Scrofani, 60
I-90143 Palermo
P.IVA 04771650829

Tel. +39 091 6261116
Fax +39 091 7306226
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Norme ordinamentali di riferimento

Di seguito un excursus delle normative che hanno integrato la disciplina dell'originario ambito di operatività risalente alla Legge n.12/79:

 

  • la stessa Legge 11 gennaio 1979, n. 12, che attribuisce competenze esclusive ai Consulenti del Lavoro in materia giuslavoristica, previdenziale ed assistenziale, all'articolo 2, comma 2, attribuisce ai Consulenti del Lavoro l'espletamento anche di funzioni di assistenza fiscale;
  • l'articolo 63 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 rubricato "assistenza e rappresentanza dei contribuenti", in virtù del quale questi ultimi possono farsi assistere presso gli uffici finanziari da persone iscritte in albi professionali tra i quali i Consulenti del Lavoro;
  • la Legge 17 luglio 1975, n. 400, rubricata "Norme intese ad uniformare ed accelerare la procedura di liquidazione coatta amministrativa degli enti cooperativi", la quale prevede che i commissari liquidatori devono essere scelti tra gli iscritti agli albi professionali dei Consulenti del Lavoro, ovvero degli avvocati e procuratori legali, dei dottori commercialisti, dei ragionieri, nonché tra esperti in materia di lavoro e cooperazione;
  • l'articolo 12 del D.Lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, che prevede per i Consulenti del Lavoro il patrocinio, la rappresentanza e l'assistenza piena in giudizio per il contenzioso davanti alle commissioni tributarie;
  • il D.Lgs. 9 luglio 1997, n. 241, che ha attribuito ai Consulenti del Lavoro la certificazione tributaria delle dichiarazioni dei redditi nei riguardi dei contribuenti titolari di redditi d'impresa in regime di contabilità ordinaria;
  • la Legge 28 maggio 1997, n. 140 e il D.M. 27 marzo 1998, n. 235 che hanno assegnato ai Consulenti del Lavoro, ai fini della concessione delle agevolazioni a sostegno della innovazione industriale, la verifica della sussistenza delle relative condizioni in capo alle aziende;
  • il D.Lgs. 28 dicembre 1998, n. 490, che ha ammesso i Consulenti del Lavoro al visto di conformità e asseverazione dei dati contabili delle aziende;
  • il D.Lgs. 10 settembre 2003 n.276, che ha attribuito alla Categoria funzioni in materia di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, ampliando di fatto l'utenza di riferimento del Consulente del Lavoro e dando vita alla Fondazione Consulenti per il Lavoro. La stessa norma ha previsto la possibilità di istituire, presso i Consigli Provinciali dell'Ordine, le Commissioni di certificazione dei contratti di lavoro;
  • il D.M. del 29 dicembre 2004, n. 320, che ha incluso, secondo quanto previsto dall'art. 2397 del codice civile, come riformulato dal Decreto Legislativo di riforma del diritto societario del 17 gennaio 2003, n. 6, i Consulenti del Lavoro tra i professionisti che possono ricoprire la carica di sindaco nelle società commerciali;
  • la Legge 30 dicembre 2004, n. 311, che al comma 347 ha stabilito che la certificazione dei costi sostenuti per il personale addetto alla ricerca e sviluppo, ivi compresi quelli sostenuti da consorzi tra imprese, costituiti per la realizzazione di programmi comuni di ricerca e sviluppo, possa essere certificata da un Consulente del Lavoro;
  • la Legge 27 dicembre 2006 n. 296, c. 1091, che, dopo quanto già disposto dall'articolo 4, comma 2, ultimo periodo della Legge 18 ottobre 2001, n. 383 ha stabilito che "l'attestazione di effettività delle spese sostenute è rilasciata dal presidente del collegio sindacale ovvero, in mancanza, da un revisore dei conti o da un professionista iscritto nell'albo dei revisori dei conti, dei dottori commercialisti, dei ragionieri e periti commerciali o in quello dei Consulenti del Lavoro";
  • il D.Lgs. 21 novembre 2007, n. 231, che annovera i Consulenti del Lavoro tra i professionisti abilitati alla lotta al riciclaggio;
  • la Legge 4 novembre 2010 n.183, che ha attribuito alle commissioni di certificazione dei contratti, istituite presso i Consigli Provinciali dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, anche le funzioni di conciliazione delle liti di lavoro e di arbitrato;
  • la Legge 28 giugno 2012 n.92, che ha attribuito al Consulente del Lavoro la facoltà di assistere sia il datore di lavoro che il lavoratore nell'ambito del tentativo preventivo di conciliazione nei licenziamenti cd. economici;
  • il Decreto 21 febbraio 2013, n. 46 recante il Regolamento per la determinazione dei parametri per la liquidazione dei compensi spettanti agli iscritti all'albo dei Consulenti del Lavoro, che all'articolo 2 indica le diverse tipologie di attività di competenza della Categoria, ovvero, quella contabile, fiscale e tributaria nonché di assistenza presso gli Enti Tributari.

Queste sono nello specifico:

a) amministrazione del personale (subordinato, autonomo e parasubordinato);

b) calcolo del costo del lavoro, determinazione e calcolo del trattamento di fine rapporto;

c) ammortizzatori sociali;

d) risoluzione rapporti;

e) dichiarazioni e denunce previdenziali, assistenziali, assicurative e fiscali;

f) contenzioso fiscale, dichiarazioni e prestazioni amministrative, contabili, fiscali-tributarie;

g) contenzioso del lavoro, amministrativo, previdenziale, assicurativo, sindacale, giudiziale e stragiudiziale;

h) contrattualistica;

i) consulenze tecniche di parte;

l) altre prestazioni specifiche e compensi a tempo.

  • la Legge delega 10 dicembre 2014 n.183, con i relativi decreti legislativi (complesso normativo noto con il nome di Jobs Act) ha previsto numerose altre attribuzioni soprattutto nelle procedure di deflazione del contenzioso in materia di lavoro e previdenza, con facoltà di assistenza sia delle imprese che dei lavoratori (offerta di conciliazione, patto di demansionamento, clausole elastiche del part-time, genuinità delle collaborazioni, accordi a seguito di stabilizzazioni);
  • D.Lgs. 12 gennaio 2019 n.14 Codice della crisi di impresa e dell'insolvenza, che ha incluso il Consulente del Lavoro tra i soggetti che possono essere incaricati dall'autorità giudiziaria delle funzioni di curatore, commissario giudiziale e liquidatore.



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