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Rag. Giovanni Zarcone

Consulente del Lavoro

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L'informativa

A precisare le modalità è stata già tempo fa la Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) con la deliberazione del 28 giugno scorso facendo presente che il datore, sia che si tratti di una grande che di una piccola impresa, nell'informativa non deve limitarsi a dare indicazioni generali, prendendo atto dell'entrata in vigore della riforma, al contrario deve fornire informazioni dettagliate e tutti gli strumenti utili a garantire un'attenta valutazione delle possibili opzioni, sottolineando conseguenze ed effetti concreti per chi non manifesta alcuna preferenza.

Inoltre, trenta giorni prima della scadenza del 30 giugno, cioè entro il 31 maggio 2007, ai dipendenti già assunti che ancora non abbiano manifestato alcuna volontà dovranno essere fornite dal datore ulteriori delucidazioni e chiarimenti sulla forma pensionistica complementare verso la quale il Tfr è destinato. Per chi invece viene assunto nel 2007 l'informativa va consegnata insieme al contratto di assunzione.

Le indicazioni di base perciò non bastano ma vanno integrate nei primi mesi del 2007 e in occasione di ogni nuova assunzione, con un'attività di vera e propria consulenza: si dovranno spiegare le principali novità della normativa e in particolare far presente l'opportunità di modificare la linea di investimento, esercitare l'opzione per il metodo contributivo e la facoltà di aumentare la contribuzione al fondo pensione; il regime fiscale delle prestazioni; ricordare che la percezione delle somme versate, anche come Tfr, può avvenire solo al momento del raggiungimento dell'età pensionabile. Infatti, eventuali anticipazioni possono intervenire soltanto in casi eccezionali e al verificarsi di una serie di condizioni decisamente limitate rispetto a quelle che legittimano anticipi sul Tfr maturato.



Sondaggio

Che ne pensa delle norme sui contratti a termine e sui contratti di somministrazione contenute nel decreto dignità?

  • Non è uno strumento utile per la lotta alla precarietà — 15 voti (53%)
  • E’ uno strumento utile per la lotta alla precarietà — 7 voti (25%)
  • Non ho le idee chiare — 4 voti (14%)
  • Si rischia di aumentare il contenzioso e il ricorso a forme di lavoro sommerso — 2 voti (7%)