Dalla decisione di se e come investire il proprio trattamento di fine rapporto dipenderà la qualità della propria vecchiaia, almeno dal punto di vista strettamente economico. E sono i lavoratori più giovani, quelli interessati dal metodo contributivo, ad essere chiamati direttamente in causa. I lavoratori più anziani, a cui si applica il metodo retributivo, non sono particolarmente interessati dalla normativa. Infatti considerando che alla data del 31/12/1995 avevano un'anzianità contributiva di 18 anni, al 31/12/2006 ne hanno 29 e quindi si ritrovano vicino alla pensione.
La scelta della previdenza complementare non porterà loro particolari benefici.
Il criterio di calcolo della pensione varia a seconda dell'anzianità contributiva maturata dal lavoratore al 31 dicembre 1995.
In base all'anzianità contributiva, si applica:
1) il sistema retributivo, per coloro che al 31 dicembre 1995 avevano un'anzianità pari o superiore a 18 anni;
2) il sistema misto (retributivo e contributivo), per coloro che al 31 dicembre 1995 avevano un'anzianità inferiore ai 18 anni;
3) il sistema contributivo, per coloro che sono stati assunti dopo il 31 dicembre 1995.